Allevamento a mano dei pappagalli: suggerimenti utili sull’imbecco e lo svezzamento
Svezzare a mano pappagalli da imbecco significa allevare il pullus in una fase della sua vita davvero delicata, che richiede particolari accorgimenti. Abbiamo già presentato nell’articolo su come preparare la tua casa all’allevamento a mano tutti gli strumenti essenziali per non farti trovare impreparato all’arrivo del piccolo di pappagallo. Come già scritto, calopsitte, neophema, cenerini, guacamoi, parrocchetti e gli altri tipi di pappagallo sono dipendenti dai genitori, naturali o “acquisiti” dai primi 30 giorni ai 6 mesi. In questo articolo presenteremo dei suggerimenti per affrontare al meglio le sfide di questo periodo, e crescere un pappagallo sano, bello e felice.
Oltre a preparare lo spazio per l’accoglienza del piccolo, è necessario organizzare anche il tuo tempo: il pullus potrebbe richiedere spesso, sia di giorno, che la notte, di essere imbeccato. Sarebbe importante, dopo ogni imbeccata, dedicare qualche momento a coccolarlo.
La giusta temperatura per ogni fase del pullus
Quando porteremo a casa il pappagallo da imbecco, non ancora ricoperto di piumino, dovrai garantirgli una temperatura simile a quella che
avrebbe avuto restando nel nido. Nei primi 10-20 giorni va quindi verificata con il termostato, e mantenuta tra i 30 e i 34 °C. Una volta ricoperto completamente di piumino, potrai abbassarla a 28-30°, per ridurla a 24-28° quando sarà arrivato ad avere le piume.
Quando il pappagallo avrà imparato ad alimentarsi da solo, di solito dopo le prime cinque settimane di vita, non sarà più necessario tenerlo nell’incubatrice: un’accogliente gabbia con posatoi e giochi gli darà maggiore spazio per muoversi e per i primi voli.
La preparazione della pappa e l’imbecco
Dal momento che imbeccherai il piccolo di pappagallo con una siringa, sarebbe utile chiedere all’allevatore o a chi te lo venderà di abituarlo già qualche giorno prima a questo strumento.
Ogni mattina il pullus va pesato, sia per verificare vi sia un graduale incremento di peso, sia per determinare quanta pappa preparare per le sue imbeccate quotidiane. Il piccolo di pappagallo o parrocchetto dovrebbe mangiare l’equivalente del 10% del suo peso corporeo, arrivando al massimo al 15 % nel caso richieda altro cibo.
È bene distribuire i pasti durante tutto l’arco della giornata; in ogni caso potrebbe essere il pullus stesso a chiederti di essere imbeccato.
Come scritto nel precedente articolo, scegliere una pappa di qualità è fondamentale per fornire al pullus tutti gli elementi di cui ha bisogno: per questo proponiamo la Pappa Da Imbecco (Primi 15 Giorni) e la Pappa Da Imbecco per Psittacidi, che contengono cereali, semi, prodotti da forno, estratti di proteine vegetali, grassi, oli, lisina, meteonina, vitamine e minerali. Prepararla per il piccolo di pappagallo è facile, ma richiede alcune piccole attenzioni. La pappa va mescolata in una ciotolina con acqua calda, fino ad ottenere un composto semiliquido, privo di grumi. Con il termometro devi verificare che la temperatura sia tra i 37,5 e i 38,5 °C, la temperatura ideale per l’imbecco.
Consigliamo di nutrire il pullus fuori dalla sua camera, per mantenerla pulita, appoggiandolo sul tavolo sopra a della carta assorbente, oppure dentro una ciotola.
Aspirata la pappa con la siringa, ed eliminate le bolle, puoi imbeccare il pullus, puntandola al lato destro della bocca, così da non far finire il cibo nella trachea. Questa è la fase più delicata dell’imbecco, da seguire con calma e attenzione, lasciando al piccolo il tempo per deglutire.
Ti accorgerai che il pullus ha mangiato a sazietà anche guardandogli il gozzo, che apparirà pieno. Dopo averlo pulito da eventuali residui con scottecs o cotone, riserva un po’ di tempo a coccolarlo, a meno che non si stia già addormentando.
La fase dello svezzamento
Quando il numero di imbeccate al giorno si sarà ridotto a tre, potrai mettere a disposizione nella camera calda del cibo. Per verificare che il piccolo di pappagallo abbia cominciato a nutrirsi anche con questo, tastagli delicatamente il gozzo: se sono presenti pezzetti degli alimenti messi a disposizione, sarà possibile passare a 2 imbeccate giornaliere.
Tra gli alimenti completi consigliati da Legazin-Nord ci sono gli estrusi R3 e R4, pensati per i pappagalli, e l’Estruso N-5 per pappagalli, calopsitte, neophema e parrocchetti. Tra le miscele nominiamo invece la Miscela per Grandi Pappagalli. Tutti i prodotti Legazin sono arricchiti con Aminesent, una miscela di piante naturali con effetti terapeutici e amminoacidi necessari per i processi fisici dei volatili. Inoltre sono igienizzati da funghi e batteri.
Quando sarai sicuro che il pappagallo si sta nutrendo da solo, potrai passarlo in una gabbia o voliera, che gli permetta di muoversi più liberamente, e sperimentare i primi voli. Continua comunque a offrirgli l’imbeccata serale, finché non sarà lui a rifiutarla. È normale una leggera diminuzione del peso: per verificare se il pappagallo è in salute, puoi controllare i suoi escrementi e sintomi insoliti, quali sonnolenza, inappetenza o respiro affannoso. In questi casi, e per qualsiasi dubbio, è bene rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.